A distanza la scuola ha perso la sua magia

Mag 27, 2020 | Scuola

TEACHER ILARIA: MA I BAMBINI DIMOSTRANO SEMPRE GRANDE ENTUSIASMO

Teacher Ilaria è amata da tutti i bimbi della primaria… un perfetto mix tra dolcezza e professionalità: anche lei con la sua collega teacher Jane è stata catapultata negli ultimi mesi di didattica a distanza – come dice lei –  “in un vortice di creatività e continui tentativi di approcci digitali nuovi per raggiungere i bambini nelle loro case”. Gli insegnanti della scuola Merici di Desenzano non si sono però mai tirati indietro di fronte all’emergenza Covid, che all’improvviso ha costretto tutti a stare a casa.
“Sono stati due mesi piuttosto complicati perché non c’è stata gradualità nel cambiamento delle modalità di insegnamento ma abbiamo dovuto “reinventarci” in tempi molto ristretti. Ho accettato subito la sfida, quindi ho dovuto imparare, nel più breve tempo possibile, ad usare piattaforme virtuali che prima non conoscevo. Volevamo raggiungere i nostri bambini ad ogni costo, loro avevano bisogno di noi, noi di loro. E quando il perché è forte il come si trova sempre”.

Non sono mancate difficoltà, ma anche piacevoli sorprese…
Le principali difficoltà che ho riscontrato sono state quelle legate al passaggio dal caldo rapporto “visivo e fisico” dell’insegnamento in presenza a quello più freddo e talvolta arido dell’insegnamento a distanza. Infatti, con bambini di questa età (6-10 anni), un abbraccio o una carezza possono fare la differenza… Ma sono rimasta piacevolmente sorpresa dell’entusiasmo con cui i bambini hanno partecipato alla DAD! Hanno anche dimostrato un grande senso di responsabilità e sono stati incredibilmente duttili. Alcuni di loro, più timidi ed introversi in classe, sono riusciti addirittura ad emergere grazie all’uso del device che, probabilmente, è riuscito a dar loro una curiosa “protezione”.
Una grande sorpresa è stata l’unione che questa avversità ha generato in quinta… un’unione che ha creato una  forza incredibile. Nell’ultima video lezione mi sono commossa quando i bambini, tutti insieme, si sono messi ad aiutare un’alunna che non riusciva a vedere una mia presentazione.

Cosa vorrebbe dire alle famiglie ed ai bimbi?
Vorrei tranquillizzare i bambini e le loro famiglie principalmente riguardo al fatto che la fase più acuta e pericolosa di questa pandemia sembra essere alle spalle e al fatto che stiamo ricominciando una vita “un pochino più normale”, fatta di tutte quelle piccole cose che ci sono state tolte in questi ultimi mesi.
Dal punto di vista scolastico mi preme comunicar loro che noi insegnanti “ci siamo stati in questi mesi e continuiamo ad esserci”! Siamo a loro disposizione e non solo per gli aspetti squisitamente didattici ma anche (e soprattutto!) per due chiacchiere, per un sorriso, per una spalla su cui contare… Alle famiglie vorrei dire GRAZIE del supporto che hanno dato ai bambini e a noi insegnanti e per aver condiviso la fatica con noi. Le famiglie sono state fondamentali, l’anello di congiunzione tra bambini e scuola.

Questa quarantena ha stravolto il vostro essere insegnanti, cosa ne pensa?
Dal punto di vista professionale l’esperienza con la DAD mi ha arricchito: ho infatti imparato, anche grazie alla partecipazione a diversi webinar, nuove modalità di presentazione di lezioni e verifiche che mi potranno essere utili nella didattica più tradizionale. La riflessione finale che però mi sento di dover fare è quella che la Scuola, senza il quotidiano ed empatico rapporto umano che si instaura tra docenti e discenti, perde la sua magia… quella magia che, almeno per me, rende quello dell’insegnante “il lavoro più bello del mondo”!