“I miei cuccioli mi riempiono il cuore”

Apr 20, 2020 | Scuola

LA MAESTRA MARINA: NON È STATO FACILE VEDERSI SOLO VIA COMPUTER


La maestra Marina incontra i suoi bimbi in uno schermo tutti i giorni: lei che, diciamolo, non ama moltissimo questi attrezzi tecnologici. E invece, come le sue colleghe, si è rimessa in gioco con ottimi risultati.
Proprio lei ci racconta come e con quale spirito si è avvicinata alla didattica a distanza: “Dopo due giorni di vacanza per Carnevale non si poteva tornare a scuola… – dice la maestra Marina – Beh all’inizio pensi: ma sì qualche giorno in più di riposo non mi disturbano… anzi quasi sei contento.
Ma presto capisci che non sei in vacanza. Da scuola arrivano le indicazioni: dobbiamo iniziare a fare scuola da casa, grazie al computer. Pensare che quando in aula accendevo il pc per accedere al registro elettronico dicevo ai bimbi: vediamo se oggi fa il bravo il mio amico COMPUTER? Perché per me, ultracinquantenne, solo inserire la password richiede parecchio tempo!
E poi parlare di fronte ad una telecamera… per chi è timido non è semplice.

I primi giorni sono stati i più difficili ma devo dire che appena i miei cuccioli mi sono apparsi sullo schermo, beh mi si riempiva  il cuore e tutto sembrava davvero più semplice.
È difficile dire “spegnete il microfono che vi chiamo io se vedo le mani alzate” (notare che con il tablet vedo poco le loro manine), ma anche lì, come in aula ci aiutiamo. Così chi riesce a vedere sullo schermo mi “suggerisce”.
Fin dai primi giorni sono rimasta esterrefatta dalla loro capacità di aspettare il proprio turno; mi commuovo quando leggono e da soli dopo tre righe si fermano perché sanno che tocca ad un altro compagno.
Ma la cosa che più mi ha stupita è la loro serietà e precisione nel mandarmi i compiti. Il Piccolo Principe direbbe: “fedeli alla consegna”. Loro lo sanno che noi maestri aspettiamo i lavori e credo non vogliano deluderci”.

Che effetto ha avuto questa emergenza e la conseguente quarantena forzata?
Mi ha reso sicuramente più consapevole dell’affetto che mi lega ai miei alunni. Certo mi mancano i loro abbracci del mattino, le loro risate, le loro domande. Insomma, la presenza virtuale è tutt’altra cosa dalla presenza fisica, si sa, ma in questo momento non possiamo avere di più.
Poi penso ai genitori che si sono trovati a passare molto più tempo con i propri figli: sono sicura che questa collaborazione obbligata con i compiti tra invia, stampa, rispondi, inoltra è sicuramente faticosa, ma ha permesso di conoscere ancora meglio il proprio bambino. Devo certamente ringraziarli perché rendono tutto ciò possibile.

Cosa vuole dire ai suoi bambini?
Da salesiana non posso non citare Don Bosco che diceva che l’EDUCAZIONE è COSA del CUORE: non puoi educare se non ami i tuoi ragazzi e personalmente questa benedetta didattica a distanza è fattibile (con tutti i suoi limiti) solo perché mi permette di stare con i bambini, cercando di dar loro un pochino di “normalità”. Loro sono felici di ritrovare sullo schermo i propri compagni. Ai bambini dico che mi mancano davvero tanto ma che questa fatica ci farà crescere soprattutto ci aiuterà a realizzare la PROMESSA che custodiamo nel nostro cuore”.