Mi sono rimessa in gioco perché non sono sola

Apr 3, 2020 | Scuola

LA MAESTRA ELENA: LA NOSTRA SCUOLA C’È SEMPRE PER BAMBINI E FAMIGLIE


Prima elementare: qui la didattica a distanza non è per nulla facile. La maestra si trova di fronte bimbi di sei anni che hanno appena concluso la scuola materna. Non è facile mantenere l’attenzione in classe seduti sui banchi, figurarsi a casa davanti ad un monitor di computer… Ma la maestra Elena Merlo (nella foto in alto in classe) non si è persa d’animo, al contrario. Un esempio? I bambini hanno imparato cosa sono le decine grazie alle lezioni in streaming. Ed i bimbi si divertono! Con materiale che hanno a casa formano un cerchio e dentro inseriscono dieci giochini, dai lego alle bamboline… dal decimo in poi tutti fuori dal cerchio! Ed ecco spiegata la decina.
Sembra facile ma questo momento di tragica eccezionalità a causa dello stop alle lezioni in classe a causa del Coronavirus ha spinto le maestre della scuola Merici ad accelerare la loro digitalizzazione. In una settimana hanno imparato ad usare la piattaforma di Google, fare le dirette, assegnare i compiti. E contemporaneamente le famiglie si sono attrezzate per seguire le lezioni.

Le parole della maestra Elena toccano le corde più profonde del cuore e lasciano trasparire un grande amore per il proprio lavoro e per i bambini. “Ho accettato questa sfida di lavorare in streaming perchè non mi sento sola, perché all’interno della scuola mi sento accompagnata da persone che sono certe che ce la possono fare”. E aggiunge “Questo è il motivo per cui sono ancora qui in questa scuola dopo 36 anni di lavoro: non mi sono mai sentita sola. E questa è la differenza sostanziale dell’essere alunni e insegnanti della scuola Angela Merici. Sono e siamo tutti di fronte ad un nuovo inizio, una nuova ripartenza. La nostra scuola c’è e ci sarà sempre per i nostri bambini e per le loro famiglie. Nessuno si deve sentire solo”.

Maestra Elena, lei forse si è ritrovata il compito più difficile, fare lezioni online a bambini di prima elementare…
La prima è sempre un’esperienza nuova, una sorta di salto nel vuoto che arriva dopo aver concluso un ciclo di cinque anni con bambini a cui ti affezioni. Abbiamo iniziato a settembre e con i genitori abbiamo superato non poche difficoltà e dopo 36 anni che faccio questo mestiere mi sono ritrovata a mettermi in gioco. All’inizio ero molto spaventata ma poi riflettendoci ho capito che poteva essere una dimostrazione importante per i bambini. Così ho accettato la sfida, mi sono messa al computer ed ho studiato. Sì, proprio così, ho studiato!

Una prova importante per i bambini ma anche per le famiglie…
La sfida è difficile per tutti, famiglie e insegnanti ma solo insieme possiamo far capire ai piccoli quanto sia importante a qualsiasi età continuare ad imparare. Da sola non ci sarei riuscita! Avevo bisogno dei genitori e così è stato. Per i bambini essere accompagnati da un genitore è una cosa estremamente importante perché solo così si sentono compresi e realizzati nello sforzo che stanno facendo.

Cosa vuole dire ai genitori dei bambini della prima classe ed a tutti i genitori della scuola?
I genitori non devono essere agitati, devono vivere serenamente questa esperienza che è nuova per tutti. Lo è per me, per i bambini e per i genitori stessi. Dobbiamo essere consapevoli che nessuno di noi è solo. Quando i bambini torneranno a scuola riprenderemo le cose che sono state fatte. L’impegno di ogni giorno è fondamentale, ma sono certa che ce la faremo.